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Puzzle triangolare, classe 5a

Ecco un’altra attività molto divertente e coinvolgente tratta dal libro “Triangoli in matematica, scienze e natura” di Catherine Sheldrick Ross il Puzzle triangolare!


Abbiamo iniziato a capire come fare per disegnare un triangolo equilatero con soli il righello, poi con la squadra e in ultimo, che ci ha appassionato moltissimo con il compasso.
Ne abbiamo disegnati un po’ su un foglio bianco, per non farci confondere dai quadretti e infine ne abbiamo disegnato uno sul nostro quaderno a quadretti.

Dopo aver osservato bene lati angoli, assi di simmetria e tutte le caratteristiche speciali del triangolo equilatero, ognuno ha suddiviso il suo in vari poligoni, non necessariamente quelli già conosciuti e già visti.
Una sola regola, i poligoni non potevano essere più di 7 per non complicare poi le fasi di ricostruzione.

Dopo il disegno è seguita l’analisi di ognuno dei poligoni che compongono il triangolo equilatero: ancora una volta lati, angoli, assi di simmetria, perpendicolarità, parallelismi ecc, descritti sul quaderno e raccontati alla classe.

Abbiamo poi disegnato con la larghezza massima del compasso un triangolo equilatero su un foglio di cartoncino colorato, lo abbiamo riportato su carta quadrettata e con quella come guida abbiamo rifatto la suddivisione in poligoni sul foglio quadrettato. Ritagliato il tutto otteniamo il puzzle triangolare che ci siamo scambiati per provare a ricostruirlo

È stata una sfida, molti erano complessi
“Maestra potremmo segnare la faccia dei pezzi da considerare, anche nel puzzle classico c’è una faccia grigia e una colorata!”
Segniamo con puntini, crocette o decorazioni il lato da considerare ed ecco che tutto diventa un pochino più semplice.
Anche dei puzzle dei compagni proviamo a capire i quanti e quali poligoni è composto

Interessante è stato il confronto dei triangoli equilateri disegnati sui cartoncini colorati, abbiamo scoperto che anche se alcuni era più piccoli ed più altri più grandi erano tutti simili, cambiano i lati ma non le ampiezze degli angoli.

Insomma…un sacco di riflessioni e collegamenti matematici anche questa volta!

Zucche origami, classe 1a

Classe 1a, Halloween a fine ottobre e in quella settimana abbiamo realizzato alcune attività a tema anche in matematica che ho condiviso qui…e abbiamo realizzato tante…tantissime zucche origami…questa volta niente tutorial…lo abbiamo piegato da soli…in modo molto semplice…

Mediane, punte al centro e poi un pezzettino piegate verso il centro…per creare un ottagono!
Facile e di effetto, poi si decora e….voilà!

SI PARTE DA UN FOGLIO QUADRATO: PIEGA A META’ LUNGO LA MEDIANA E POI A META’ LUNGO L’ALTRA MEDIANA…COSA VEDI? POI RIAPRI.

 

ORA PIEGA I QUATTRO VERTICI AL CENTRO: OSSERVA. Nei vari passaggi cosa noti?

 

ORA PIEGA UN PO’ VERSO L’INTERNO I VERTICI POI GIRA IL FOGLIO E OSSERVA:

QUANTI LATI HA LA FORMA CHE VEDI? SONO TUTTI UGUALI TRA LORO?

Tante riflessioni e osservazioni, anche in modo semplice possono essere fatte nei vari passaggi tra le pieghe. 

Decoriamo a piacere e ….Happy Halloween!!!

Halloween Math classe 4a: teschio origami tra poligoni e angoli

In classe quarta in occasione di Halloween ho proposto di piegare alcuni semplici teschi origami che potete trovare qui:

Le pieghe sono molto semplici ma prima di fare le ultime pieghe per realizzare i denti, riaprendo il foglio si possono fare veramente delle belle scoperte.

Dopo averne piegati un po’ di varie misure, ho chiesto di piegarne uno bianco da utilizzare per l’osservazione. Abbiamo riaperto il foglietto e osservandi ci siamo accorti innanzitutto che c’è una simmetria data dalla prima piega, la diagonale del quadrato.

Poi si possono individuare davvero tanti poligoni rettangoli, triangoli, quadrilateri pentagoni esagoni tutti disposti e qui e di là rispetto alla diagonale.

Ci siamo quindi concentrati su alcuni, quelli che ci piacevano di più.

Ho consegnato ai bambini un foglietto in cui avevo riportato il crease pattern, cioè come appariva il foglio delle pieghe riaperto, e da lì abbiamo dapprima individuato un poligono, ripassato il suo contorno con un colore, qualcuno ha colorato la superficie, e abbiamo iniziato le nostre riflessioni.

Abbiamo scoperto il nome, se aveva o meno lati congruenti, se aveva o meno angoli congruenti, se aveva simmetrie, se aveva lati paralleli o perpendicolari e ci siamo poi addentrati ad osservare gli angoli

Stiamo infatti cominciando a capire cosa sia un angolo e a trovare strumenti per poterli misurare. Abbiamo pensato di confrontare gli angoli con l’angolo retto che già conosciamo e di determinare se siano o meno maggiori uguali o minori allo stesso.

Ma come fare? Cosa usare? “Ci vorrebbe qualcosa a forma di angolo retto! Tipo un foglietto, un quadretto “

Costruiamo quindi il nostro campione di angolo retto partendo da un foglio irregolare facendo una prima piega e la seconda piega sulla prima eccolo qui il nostro strumento lo chiameremo “confrontatore di angoli”

Appoggiando quello sugli angoli dei poligoni individuati è stato molto semplice capire la natura di ogni angolo e cioè se erano maggiori o minori o uguali a un angolo retto. Ci siamo anche accorti che in molti casi, come spesso diciamo, l’occhio ci inganna.

Happy Halloween

Composizione triangoli, classe 5a

In classe 5a quest’ anno ho pensato di partire dai triangoli.
Abbiamo disegnato con matita e righello a tutta pagina questa bellissima composizione di triangoli rettangoli isosceli, guidati alla lim con Geogebra.
Ognuno poi ha colorato come preferiva. (immagine trovata online)

 

Seconda fase riprodurre con gli origami (squadretta triangolare di @paolo.bascetta ) dimezzando di volta in volta il foglio A di partenza.
Il dimezzare successivo ci ha permesso anche di ripassare frazioni e rapporti, trasformazioni e similitudini
Ci ha messo non poco alla prova comporre questi triangoli su un foglio non quadrettato rispettando le distanze e le perpendicolarità!

Ora la parte interessante e più matematica: ognuno ha osservato la composizione con occhi matematici e in autonomia ha fissato sul quaderno le sue riflessioni che poi sono state condivise per realizzare una conclusione comune, riflettendo di volta in volta su quanto emerso.
Questo poligono particolare, concavo e “buco” ha sollecitato delle belle riflessioni riguardo lati e angoli.

Abbiamo poi usato Geogebra per riprodurre l’immagine, occasione ghiotta per usare e prendere padronanza con questo bellissimo e versatile software di geometria dinamica.

Abbiamo poi esposto i nostri lavori in classe

Coding…in forma! Classe 1a

E benvenuto autunno anche con il coding!

Avendo lavorato in questi primi giorni di classe 1a con le forme, discriminandole classificandole, osservandole e manipolandole, oggi ho proposto ai bambini di prima una scheda un po’ particolare:

Cosa notiamo?
– c’è un grande quadrato
– ci sono tanti quadrettini piccolini
-ci sono tante forme dentro i quadrettini
-le forme sono a triangolo, quadrato, cerchio
-sopra in alto ci sono come delle nuvolette vicino alle forme

“Ho capito maestra bisogna colorare. Ma non ho capito come con che colori. Ma poi cosa esce? Una cosa a caso?”      “Ma no! Sono i pixel!”

Ci siamo quindi ascoltati un po’ per capire cosa ne sapevamo di questi famosi pixel, ma non avevamo le idee ben chiare. Qualcuno dice che li usa coi fratelli grandi per realizzare degli oggettini, si tratta forse delle perline stirabili?
Qualcuno dice che il nome l’ha sentito ma non sa bene cosa siano forse costruzioni?

Parliamo quindi delle immagini al PC e del fatto che per rappresentarle siano composte da tanti quadrettini minuscoli colorati di diverso colore. Apriamo un’immagine al PC e zoomiamo fino a che vediamo questi famosi pixel.

Ora è chiaro per tutti che questi quadrettini colorati nel giusto modo si trasformeranno in una immagine.

Coloriamo le nuvolette, che scopriamo chiamarsi legenda, e che costituiscono un codice colore: ogni quadretto che contiene un triangolo lo colorerò di azzurro, con il cerchio di arancione, con il rettangolo di giallo e con il quadrato di marrone.

Con cura e calma ognuno conclude il suo disegno.
Li guardiamo bene anche da lontano: che bello, è proprio una ghianda a quadretti, a pixel!

Quello che abbiamo realizzato è un disegno a pixel seguendo un codice colore: a ogni forma è associato un colore e noi avendo il codice siamo riusciti a realizzare l’immagine.

Ora teniamo lo stesso codice e realizziamo l’ immagine con un altro materiale: con i tovagliolini di carta colorati quadrati, posizionandoli sul pavimento.

Ci organizziamo subito scegliendo i colori necessari e dividendoci i compiti: qualcuno leggerà e detterà il codice, qualcuno posizionerà i tovagliolini poi ci si scambierà Uscirà lo stesso disegno?
“Sì maestra sarà lo stesso ma sarà moooolto più grande! E anche molto più bello!”

       

Soddisfatti tutti! 🙂

Ecco il file con due  immagini a pixel con le forme, la ghianda e la coccinella.
Due versioni: uno con la legenda colorata e uno con la legenda da colorare.
Buon lavoro!


Classe 1a, si comincia con Forme in gioco

Conclusa la seconda settimana di scuola posso raccontarvi come abbiamo iniziato in classe 1a.

Da noi è consuetudine fare un’ accoglienza di plesso per cui la prima settimana è stata impegnata sul tema comune ma abbiamo comunque iniziato a parlare di cos’è la matematica e di che cos’è per i bambini e soprattutto cosa si aspettano.
È sempre interessante sentirli raccontare e sentire qual è la loro idea.

Una mattina sul tavolo abbiamo trovato il libro “Forme in gioco” edizioni Minibombo e una grande scatola tutta ricoperta di forme, che conteneva forme di tutti i colori. Abbiamo deciso quindi di rovesciarle e di provare a capire cosa potevamo farci con queste forme.

 

La prima cosa che ai bambini è venuto in mente è quella di giocarci costruendo poi qualcuno ha suggerito di dividerle per colore e anche per forma.

Abbiamo poi discusso insieme se ci potevano essere altri modi per raggruppare queste forme e sono uscite parecchie ipotesi tra cui quelle con le punte e quelle senza punte, in base al numero di punte, in base alle somiglianze (quadrato e Terragnolo si somigliano) ecc…

Ma…insieme alla scatola c’era anche un libro! “Forme in gioco“. Anche lì tante forme, lo abbiamo letto, che ci è piaciuto moltissimo e anche noi abbiamo voluto provare a giocare con le forme creando tante cose.

Abbiamo poi realizzato ognuno il suo libretto delle forme in gioco, seguendo la storia del libro e ognuno lo ha portato a casa per raccontarlo ai genitori.

Anche nel nostro mondo ci sono tantissime forme, anche in classe, non solo sul libro e l’indomani abbiamo costruito, semplicemente unendo tra loro due rotoli di carta igienica e decorando, il “Cerca forme”, un binocolo speciale che ci ha permesso all’Interno e all’esterno della scuola di scovare abbiamo tante cose a forma di cerchio, quadrato, rettangolo e triangolo e una volta in classe abbiamo cercato di ricordarle e di disegnarle.

 

Abbiamo poi concluso la settimana giocando con BeeBot, programma dola per farle raggiungere la forma richiesta.

Vi racconterò poi come è continuata la nostra accoglienza.

Grazie a Cristina Trombin per condivisione e idee.

Se volete il libro lo trovate a questo link

https://amzn.to/462zgVw

 

I traingoli, classe 5a -1a parte

Oggi abbiamo iniziato formalmente per benino a parlare di triangoli.
Li abbiamo incontrato conosciuti e manipolati moltissimo in questi anni ma ora li indaghiamo ben bene….come?
Abbiamo prima naturalmente ripassato il concetto di poligono e della formazione di triangoli come avviene, quando, come sono ecc…

Poi ho diviso i ragazzi in gruppetti da 2 o 3 e consegnato ad ognuno un pacchetto di Geostix colorate.
Queste le ho trovate a scuola, sono delle aste colorate agganciabili tra loro.
Fino ad ora per questi lavori ho sempre usato astine di cartoncino e fermacampioni o bastoncini tipo dei gelati ma dato che le ho trovate negli armadi a scuola… 🤷‍♀️

Oltre alle astine ho dato una consegna precisa: scoprire se con tre segmenti é sempre possibile formare un triangolo.
Qualcuno era perplesso di fronte a questa richiesta, qualcuno, conoscendomi, già aveva capito che c’era sotto qualcosa.
Sì sono organizzati in autonomia per registrare i risultati chi con tabelle, chi con schemi o disegni, chi solo scrivendo.

É stato interessante girare tra i banchi e sentire le loro conversazioni e le loro strategie operative…
Poi ad un certo punto…”Maestra guarda! Questo non si chiude! Ma allora davvero non è sempre possibile!!!!”
E via…da lì è partita la caccia a tutti i casi impossibili!
È seguito poi un momento in cui abbiamo raccolto le osservazioni e le conclusioni dei gruppi e tirato le somme.
Non é sempre possibile con te segmenti formare un triangolo ma ci sono molti più casi in cui è possibile! Almeno con le aste a nostra disposizione.

Siamo poi passati a vedere i diversi tipi di triangoli classificandoli secondo i lati in equilateri, isosceli e scaleni ma poi….sul filo della campanella….
“Maestra ma gli equilateri non sono anche iscosceli?” 



Interessante…ne parleremo la prossima volta ma…sempre belle scoperte grazie alla pratica!
Le Geostix le trovate su Amazon e anche nel catalogo di @borgione.it
ma potete realizzarle anche con cartoncino o polionda e fermacampioni.

Tesserine origami bicolore, 1a parte, classe 3a

Ognuno di noi sul banco stamattina ha trovato un pacchettino con…16 tesserine bicolore origami (di Rosa Laddago, le trovate spiegate in uno dei fantastici OriDidaZoom del Centro Diffusione Origami qui https://www.origami-cdo.it/orididazoom/)

Che meraviglia maestra possiamo aprirle?
Possiamo guardare?
Possiamo provare a fare delle forme?

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Angoli confronti e misurazioni, classe 4a

Continua in classe 4a il nostro lavoro sugli angoli…stiamo approcciando finalmente alla loro  misurazione

Siamo andati in palestra e con alcune corde e bastoni abbiamo cercato di realizzare alcuni angoli: un angolo acuto, un angolo ottuso, un angolo retto.
“Ma… come facciamo a essere sicuri che siano proprio acuto ottuso e retto??”
Abbiamo usato l’angolo retto campione per confrontare.
Abbiamo poi cercato di stimare quali tra gli angoli acuti fosse il più ampio e quale tra gli angoli ottusi fosse il più ampio, abbiamo ragionato e capito che ci sono moltissimi angoli acuti…tra l’angolo nullo e l’angolo retto infinite posizioni…quindi sono infiniti….non facciamoci ingannare però dalla lunghezza delle semirette …quello che conta è l’ampiezza!!!!
Di angolo retto ce n’è invece uno solo…anche se le semirette sono lunghissime e ci sembra grandissimo….
Anche gli angoli ottusi sono infiniti…infinite posizioni tra l’angolo retto e l’angolo piatto ma la domanda rimane….come possiamo fare a misurarli? Continua a leggere

Angolo dinamico, classe 4a

Oggi in classe 4a, abbiamo ripassato il concetto di angolo…come parte di piano delimitata da due semirette…come risultato di un cambio di direzione, come rotazione..
La rotazione più o meno ampia determina l’ampiezza dell’angolo…
Come vedere bene cosa si intende per rotazione e per ampiezza? Costruiamo un modellino di angolo dinamico.

Ho dato ai bambini una fotocopia dei materiali necessari su cartoncino colorato e insieme abbiamo piegato, tagliato, incollato, fissato scritto e…ruotato!

Abbiamo quindi scritto i nomi degli angoli a seconda della rotazione che compiono…1/4 di giro, mezzo giro e le ampiezze intermedie.

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