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Lettere a cubetti, classe 1a

Oggi voglio raccontarvi questa esperienza che abbiamo svolto in classe 1a.

Nella prima lezione ogni bambino ha costruito con i cubetti (mathlink cubes) l’iniziale del proprio nome, l’ha osservata e disegnata sul quaderno seguendo i quadretti.

Abbiamo poi condiviso e osservato le nostre lettere e ci siamo accorti che, sebbene in classe ci siano bambini che hanno la stessa iniziale, le composizioni con i cubetti erano diverse.

Ognuno ha poi contato i cubetti utilizzati per la propria lettera e ha registrato sul proprio quaderno il numero.

 

Abbiamo quindi realizzato una tabella in cui abbiamo inserito i dati, nella prima colonna la lettera iniziale, nella seconda colonna il numero dei cubetti utilizzati. Nella terza colonna abbiamo poi inserito il numero della misura del contorno.

   

Innanzitutto abbiamo discusso su cosa fosse il contorno, se si tratta di un quadretto, una linea, e se la linea è lunga o è corta.

Una volta stabilito che il contorno è una linea, abbiamo provato ad appoggiare la lettera su un foglio e a tracciarne il contorno.
In effetti è uscita una linea lunga lunga ma diversa per ognuno di noi. Il problema era misurarla.
Un bambino ha suggerito di seguire i quadretti, tracciare solo il contorno, senza colorare dentro e poi contare i quadretti, le lineette del contorno.

Così abbiamo fatto e visto che i contorni delle nostre lettere espressi in lineette erano tutti diversi, anche nelle lettere che erano composte dallo stesso numero di cubetti.

Il contorno ,dunque, e il numero di cubetti sono indipendenti tra loro e sono due cose ben distinte

Io ho annotato tutte le osservazioni in un foglio al PC che poi io ho stampato e dato ad ogni bambino

Abbiamo anche accennato a differenza tra superficie e perimetro

Nella seconda lezione ogni bambino ha avuto a disposizione dei quadrotti di gomma 15 x 15 (fanno parte del set tappeto di Cody Roby), con cui ha replicato sul pavimento la propria iniziale che poi abbiamo fatto percorrere dalla nostra BeeBoot programmandola a dovere.

       

Nell’ultima lezione ogni bambino ha scritto sul quaderno il codice per far muovere la BeeBot sulla lettera, usando le frecce e poi abbiamo verificato il codice con un simulatore alla LIM della BeeBot che potete trovare QUI
Si possono scegliere varie griglie di sfondo io ho scelto quella vuota e con un programma di scrittura della LIM ho tracciato la linea che volevo far percorrere al robottino.
Sul lato sinistro poi si può far muovere l’apina con le frecce immettendo il programma.

Cifre in pixel, classe 1a

Stamattina in classe 1a cifre in pixel
Dato il codice e due colori di tovagliolini di carta quadrati, a coppie i bambini hanno decifrato il codice e realizzato l’immagine sul pavimento.
A turno si detta e si compone

Una volta ultimate si osserva….
Quale cifra ha bisogno di più pixel? Quale ha più sfondo? Sono lo stesso numero i pixel usati per ogni cifra? E tutti i pixel? Come possiamo fare per saperlo?

Sul quaderno poi ognuno sceglie alcuni codici e li decifra..

Trovate qui la scheda con i codici, le cifre in pixel e la griglia per realizzare il disegno.

Halloween zucca pixel

Insomma i pixel ci piacciono proprio e quindi anche in occasione di Halloween ne ho proposto uno ai bambini di classe 1a.

Proiettato il codice ho chiesto se si ricordavano cosa fosse, e poi abbiamo iniziato, su una griglia vuota a colorare i quadretti, seguendo le indicazioni a turno di ognuno dei bambini.

Alla fine…sorpresa! E’ apparsa una zucca intagliata!

Happy Halloween

 

 

Piccolo bruco e codice colore, classe 1a

Continua in classe 1a la narrazione ed esplorazione dell’albo “Il piccolo Bruco Maisazio” di Eric Carle.

Oltre alle attività che già trovate sul sito stamattina, in occasione della code week, ho proposto ai bambini una sfida particolare: questa immagine, realizzata da me con Zaplycode.

I bambini subito hanno capito che si trattava di un disegno in pixel o forse qualcosa del genere ma…era un po’ strano.
Lo abbiamo osservato con attenzione, non era come quello della ghianda (che trovate qui) che ci aiutava a capire come colorare, è strano…non è un disegno fatto perchè ci sono anche dei numeri e poi non si capisce che disegno sia!

Abbiamo notato che:
– ci sono dei numerini piccoli rossi, da uno a 12 che forse sono le righe dell’immagine
– ci sono dei quadretti colorati e dei numeri
– non tutte le righe sono lunghe uguali
– ci sono 5 colori: bianco, giallo, verde nero e verde scuro
– ci sono tanti numeri 1
– ma c’è anche un numero 10!

Ho consegnato allora la griglia vuota e osservando quella qualcuno si è ricordato di quando con il lavoro della ghianda abbiamo dettato il numero dei tovaglioli colorati e il colore da mettere.

Abbiamo provato dunque a colorare seguendo questi numeri e questi colori. I bambini leggevano a turno il codice e lo dettavano ai compagni e io controllavo e realizzavo alla LIM insieme a loro la coloritura della griglia.

Abbiamo fatto molte ipotesi su cosa stesse apparendo e poi con meraviglia abbiamo capito che si trattava di un piccolo bruco, proprio come quello che ci sta accompagnando alla scoperta dei primi numeri in questo periodo!

 

Bello bello, ci piace e ci siamo ripromessi di realizzare ancora altre immagini così…adesso che abbiamo capito come funziona!

Ecco il file del codice, della griglia vuota e del pixel del bruco.

Buon lavoro a voi!

 

 

Coding…in forma! Classe 1a

E benvenuto autunno anche con il coding!

Avendo lavorato in questi primi giorni di classe 1a con le forme, discriminandole classificandole, osservandole e manipolandole, oggi ho proposto ai bambini di prima una scheda un po’ particolare:

Cosa notiamo?
– c’è un grande quadrato
– ci sono tanti quadrettini piccolini
-ci sono tante forme dentro i quadrettini
-le forme sono a triangolo, quadrato, cerchio
-sopra in alto ci sono come delle nuvolette vicino alle forme

“Ho capito maestra bisogna colorare. Ma non ho capito come con che colori. Ma poi cosa esce? Una cosa a caso?”      “Ma no! Sono i pixel!”

Ci siamo quindi ascoltati un po’ per capire cosa ne sapevamo di questi famosi pixel, ma non avevamo le idee ben chiare. Qualcuno dice che li usa coi fratelli grandi per realizzare degli oggettini, si tratta forse delle perline stirabili?
Qualcuno dice che il nome l’ha sentito ma non sa bene cosa siano forse costruzioni?

Parliamo quindi delle immagini al PC e del fatto che per rappresentarle siano composte da tanti quadrettini minuscoli colorati di diverso colore. Apriamo un’immagine al PC e zoomiamo fino a che vediamo questi famosi pixel.

Ora è chiaro per tutti che questi quadrettini colorati nel giusto modo si trasformeranno in una immagine.

Coloriamo le nuvolette, che scopriamo chiamarsi legenda, e che costituiscono un codice colore: ogni quadretto che contiene un triangolo lo colorerò di azzurro, con il cerchio di arancione, con il rettangolo di giallo e con il quadrato di marrone.

Con cura e calma ognuno conclude il suo disegno.
Li guardiamo bene anche da lontano: che bello, è proprio una ghianda a quadretti, a pixel!

Quello che abbiamo realizzato è un disegno a pixel seguendo un codice colore: a ogni forma è associato un colore e noi avendo il codice siamo riusciti a realizzare l’immagine.

Ora teniamo lo stesso codice e realizziamo l’ immagine con un altro materiale: con i tovagliolini di carta colorati quadrati, posizionandoli sul pavimento.

Ci organizziamo subito scegliendo i colori necessari e dividendoci i compiti: qualcuno leggerà e detterà il codice, qualcuno posizionerà i tovagliolini poi ci si scambierà Uscirà lo stesso disegno?
“Sì maestra sarà lo stesso ma sarà moooolto più grande! E anche molto più bello!”

       

Soddisfatti tutti! 🙂

Ecco il file con due  immagini a pixel con le forme, la ghianda e la coccinella.
Due versioni: uno con la legenda colorata e uno con la legenda da colorare.
Buon lavoro!


Code Week 2022: alla scoperta del codice binario

Quest’anno in occasione della code week, e avendo come classi 4a e 5a ho pensato di proporre attività per conoscere il codice binario.

Un’ attività molto simile che ho fatto qualche anno fa, e sulla quale ho rimodellato quella proposta quest’anno la trovate qui

Anche questa volta abbiamo iniziato pensando alla parola codice, ricordando cosa è la Code Week, a cui partecipiamo ogni anno, e perché sia importante fare attività di coding anche alla loro età.

Ho poi chiesto se avessero mai sentito parlare di codice binario e per assonanza abbiamo capito che il numero due in qualche modo c’entrava…binario come quello del treno, come la bicicletta, come binomio, come bivalente….abbiamo trovato molte parole!

Ok ma…due cosa? Due soli simboli che compongono il codice….1 o 0!

Questa immagine che abbiamo guardato molti l’hanno vista  nei film di fantascienza o nei video games, o negli sfondi di qualche gioco! E’ il linguaggio delle macchine che traduce tutti gli impulsi elettrici in 0 spento e 1 acceso!
Per contare ed eseguire semplici calcoli, noi comunemente utilizziamo il classico sistema decimale con le dieci cifre da 0 a 9.
Per contare ed eseguire complicati calcoli i computer utilizzano invece un altro sistema che prende il nome di sistema binario, proprio perché quest’ultimo è costituito da due soli simboli: 0 ed 1.
I computer capiscono solamente questi due soli simboli perchè o ricevono il segnale o no per cui:
0, che corrisponde alla mancanza di tensione (quindi a 0= spento)
1, che corrisponde invece alla presenza di tensione (quindi 1=acceso)

Utilizzando solo queste due cifre, si possono però rappresentare non solo tutti i possibili numeri esistenti, ma anche tutte le parole, le immagini, i video, i suoni…tutte le tipologie digitali..

Anche i pixel che tanto amiamo appaiono sugli schermi perchè si accende o meno il quadrettino per cui se è acceso avrà associato il numero 1 e se è spento sarà buio, associato allo 0.

Proviamo… accendiamo i pixel….associamo al numero 1 un colore e allo 0 un altro a contrasto e coloriamo seguendo il codice binario la scheda….cosa apparirà?

Ecco qui i materiali

Siamo poi passati alla nomenclatura e quindi abbiamo scoperto il bit e il gruppo di 8 bit che si chiama Byte e quindi tutti i multipli che anche noi conosciamo i megaByte, i GigaByte ecc..
Ci siamo divertiti ad accendere Bit e creando numeri , in una divertentissima attività realizzata prendendo spunto dal testo “Computer scienze unplugged”  e riprodotta con cartoncini dei numeri e bambini che si alzavano e si abbassavano all’occorrenza e anche online con il giochino “Binario” che trovate scaricabile gratuitamente.

 

Trovate tutto spiegato nei minimi dettagli e anche il lavoro che avevo messo sul quaderno la volta scorsa nell’articolo sul codice binario cliccando qui

Utilizzando solo queste due cifre, 0 e 1, si possono rappresentare non solo tutti i possibili numeri esistenti, ma anche tutte le parole, le immagini, i video, i suoni…tutte le tipologie digitali..

Abbiamo scoperto il codice ASCII che associa ad ogni lettera maiuscola e minuscola, ad ogni numero e simbolo un codice in binario e ci si è aperto un mondo!
Come fatto già la volta scorsa, abbiamo provato a codificare parole in binario e a cercare di scoprirle decodificandole  e poi ognuno di noi ha codificato il suo nome e lo ha rappresentato con perline colorate che hanno formato una bellissima collana binaria!
 

Cosa dite???? Non è bellissima?
Prossima tappa….codice binario con i Lego! Siete curiosi??? continuate a seguici! 😉